Fiori di Bach e Ricchezza

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Fiori di Bach[Fiori di Bach e Ricchezza – Articolo di Marcello Graglia]

“Che c’entrano i Fiori di Bach con la ricchezza?”

Sento questa domanda frullarmi nelle orecchie mentre leggi il titolo di questo post.

E’ arrivato il momento di sfatare qualche luogo comune su questi aspetti della nostra vita e sul loro rapporto.

Sulla ricchezza non ho nulla da aggiungere al lavoro splendido di Josè, che è quello che mi ha permesso di scoprire lui e il suo blog.

I Fiori di Bach sono probabilmente meno noti ai frequentatori del blog, e prima di affrontare il rapporto tra Fiori e ricchezza voglio provare a illustrarli brevemente.

Fiori di Bach e Ricchezza

L’innovazione del dottor Bach è stata l’intuizione della somiglianza tra comportamento di alcuni fiori e piante e comportamento degli uomini quando si trovano in particolari situazioni psichiche.

La particolare preparazione e somministrazione di questi fiori ideata da Bach è oggetto della Floriterapia, ed è molto efficace per risolvere gli stati psichici deviati e riportarli alla normalità.

Si tratta di una terapia energetica che opera a livello sottile, e presenta alcune affinità con l’Omeopatia.

Se non altro, perché sia la Floriterapia che l’Omeopatia sono difficilmente riconducibili ai canoni scientifici tradizionali.

Secondo l’opinione di alcuni valenti scienziati di avanguardia, entrambe queste tecniche terapeutiche basano la loro efficacia sulla cosiddetta “memoria dell’acqua”, teorizzata dal dott. Benveniste nel 1988 e oggetto all’epoca di forti controversie scientifiche.

Entrambe le tecniche sono state e sono oggetto di molti studi sperimentali, e dopo un inizio contrastato hanno conosciuto una larghissima diffusione.

Oggi sono presenti in molti ospedali come terapie complementari.

Da notare che uno dei fattori scatenanti dell’iniziale avversità dei medici per i Fiori di Bach è stata la sua indicazione della Floriterapia come autoterapia.

Secondo Bach ognuno può essere il terapeuta di sé stesso, usando i Fiori per (ri)mettere in funzione il proprio guaritore interno.

Ma torniamo al nostro tema:

I Fiori di Bach per la Ricchezza

Il rapporto delle persone con la ricchezza può essere molto tormentato, a causa delle convinzioni subconscie che ci portiamo dentro a nostra insaputa come retaggio di passaggi importanti della nostra vita:

  • educazione famigliare (“l’erba voglio non esiste nemmeno nel giardino del re”)
  • educazione religiosa (“beati i poveri”; “è più facile che un cammello…”)
  • antichi voti di povertà (Per approfondire l’argomento Voti e per scioglierli, scarica questa Conferenza)

e così via

In genere queste convinzioni causano l’assenza della ricchezza, e la tengono lontana come un pericolo.

Questo sembra un argomento paradossale: “quale persona sensata potrebbe mai volere tenere lontana la ricchezza dalla sua vita?”, mi dirai.

E in effetti dal punto di vista razionale la cosa ha poco senso.

Ma qui ci troviamo in un territorio diverso dalla razionalità, un territorio sconosciuto.

Ed è proprio il fatto di essere fuori dalla possibilità di conoscenza che costituisce il potere del subconscio, e gli consente di governarci a nostra insaputa.

Solo per fare un esempio: quanti di noi si portano dietro paure e blocchi da traumi infantili che non hanno più alcuna giustificazione nella vita adulta?

Ed ecco dove i Fiori di Bach ci possono dare un aiuto per ammorbidire la corazza caratteriale e facilitare la sostituzione delle convinzioni bloccanti.

Non voglio indicarti facili scorciatoie che possono essere illusorie: il lavoro su noi stessi non è semplice, ma vale la pena di affrontarlo, perché frantuma gli schemi e ci cambia la vita.

Esistono altre tecniche molto potenti per riconoscere e cambiare il subconscio: il Theta Healing – di cui magari parleremo più in dettaglio in altra occasione – è una di queste.

I Fiori però costituiscono probabilmente l’approccio più semplice e immediato.

Puoi partire dai consigli di un floriterapeuta, e poi con il processo di autoformazione indicato dal dott. Bach proseguire da solo.

Per tornare al rapporto difficile con l’abbondanza monetaria, ti faccio qualche esempio relativo alla ricchezza (considera che quelle che seguono sono indicazioni generali, e vanno adattate al caso particolare):

  • Larch è il Fiore di chi si sente inferiore
  • Cerato è chi possiede la conoscenza, ma è incerto e continua a chiedere conferma a tutti
  • Walnut è per la paura del cambiamento
  • Gentian è il Fiore per il pessimismo

Non mi dilungo nelle spiegazioni, ma da questa scarna presentazione puoi capire come queste gabbie psichiche e comportamentali possono contrastare l’acquisizione del benessere materiale.

Ad esempio la paura del cambiamento può impedirti di imboccare un cammino di apertura che spalanca nella tua vita orizzonti nuovi ma velati da qualche rischio.

E per ora può bastare.
In un prossimo post vedremo altre applicazioni dei Fiori.

[Fiori di Bach e Ricchezza – Articolo di Marcello Graglia]

PS

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