Protezione dall’inquinamento elettromagnetico: come ridurre l’esposizione al Wi-Fi

Protezione dall'inquinamento elettromagnetico: come ridurre l'esposizione al Wi-Fi

Protezione dall’inquinamento elettromagnetico: come ridurre l’esposizione al Wi-Fi – Articolo di Aljash Vavpetic

Non possiamo vederlo né assaggiarlo, e potremmo o non potremmo sentirlo, ma siamo circondati e a volte completamente immersi nell’inquinamento elettromagnetico.

Probabilmente già lo sapevi e ti sei protetto con un adesivo anti EMF sul cellulare, con una placca o pietra protettiva, con un ciondolo o con un braccialetto.
Ma è sufficiente?

Come lo possiamo sapere?
O siamo obbligati a fidarci delle ricerche o delle dichiarazioni dei venditori di questi strumenti protettivi?

L’inquinamente elettromagnetico proviene da molte delle comodità della vita a cui ci siamo abituati e di cui dipendiamo.

Le Fonti di Elettromagnetismo nella tua casa💻

Sebbene i telefoni cellulari abbiano un ruolo importante, non sono gli unici colpevoli che ci inondano 24 ore su 24 con frequenze elettromagnetiche, o EMF.

Il nostro router Wi-Fi, quello rimasto acceso durante la notte dei nostri vicini, il nostro computer o portatile, smartwatch, airpods, i nostri elettrodomestici, le lampade, la televisione e persino i cavi elettrici dentro le nostre pareti ci irradiano con frequenze invisibili che fanno danni biologici al nostro corpo e alla nostra mente.
E questo senza nemmeno includere il 5G con le sue infami torri ed antenne.

Nella mappa sotto possiamo osservare quanto espansa era la rete Wi-Fi nel 2006:

grafico presenza rete WIFI nel mondo 2006

E poi sotto nel 2016 (in giallo è la massima intensità):

grafico presenza rete WIFI nel mondo 2016

Le radiazioni Wi-Fi sono legate a molte malattie.
Ricerche indipendenti risalenti a circa 80 anni fa collegano le radiazioni Wi-Fi a una lunga lista di effetti biologici avversi, tra cui:

❌ Stress ossidativo
❌ Danni al seme/testicolari
❌ Effetti neuropsichiatrici inclusi cambiamenti EEG
❌ Apoptosi
❌ Sovraccarico di calcio
❌ Rottura delle catene di DNA
❌ Aumento della permeabilità della barriera emato-encefalica
❌ Disgregazione del metabolismo del glucosio nel cervello
❌ Creazione di proteine da stress
❌ Disregolazione del metabolismo cellulare
❌ Disfunzione della tiroide

Uno studio umano del 2004, quando cera solo il 3G, ha riscontrato cambiamenti nell’ormone stimolante la tiroide (TSH) in coloro che erano esposti a più di 33 ore al mese di uso del telefono cellulare.
Questo viene confermato da un altro studio nel 2009.

E poi alcuni stanno pensando di mettersi un microchip nel cervello…🤦‍♂️

Danni del Wi-Fi alla qualità del sonno😴

Purtroppo il Wi-Fi non causa malattie immediate.
Il danno avviene lentamente durante il giorno e mentre dormiamo.
Il Wi-Fi mantiene il nostro cervello a metà sveglio”.

Impedisce al cervello di rilassarsi nei cicli di sonno più profondi.
Di notte, il nostro liquido cerebrospinale normalmente rimuove tossine e detriti cellulari dal cervello.
Ma se il nostro cervello è “a metà sveglio”, non può purificarsi completamente di notte, e ci sentiamo stanchi.

Mentre dormiamo, il corpo ripara e rigenera i tessuti, costruisce ossa, muscoli e rafforza il sistema immunitario.
Il sonno profondo è necessario affinché i fluidi glinfatici del cervello possano eliminare le tossine nelle fibre nervose.
Le ricerche mostrano anche che se non ottieniamo abbastanza sonno profondo, diventiamo gradualmente più stanchi, soggetti a malattie e invecchiamo più velocemente.

Man mano che invecchiamo, tendiamo a dormire più leggermente e a ottenere meno sonno profondo. L’invecchiamento è spesso caratterizzato da un tempo di sonno più breve, anche se le ricerche mostrano che gli anziani necessitano della stessa quantità di sonno di quando erano giovani.

Non possiamo permettere che questo accada.

Effetti dei danni alla Ghiandola Pineale👁

La ghiandola pineale è una ghiandola importante al centro del cervello.
Ha il ruolo di bilanciare i modelli di sonno, prendere decisioni e come percepiamo la realtà.
La ghiandola pineale è sensibile alla luce, produce un ormone chiamato melatonina e trasmette informazioni sul nostro ritmo circadiano ideale.

La ghiandola pineale – o il terzo occhio – di ogni essere umano può essere attivata alle frequenze del mondo spirituale per permetterci di avere il senso di onniscienza, euforia divina e unità intorno a noi ogni giorno.
Tuttavia, la pineale è danneggiata da quattro tossine chiave.
Secondo il Dr. Dietrich Klinghardt, esse sono:
☠ l’erbicida glifosato
☠ il fluoro nell’acqua
☠ Wi-Fi (EMF)
☠ alluminio

Qui possiamo vedere i danni degli EMF sulla crescita delle piante dopo un periodo di soli 30 giorni, ovvero con piselli, trifoglio rosso, crescione e broccoli:

danni degli EMF sulla crescita delle piante

Effetti del 5G sull’acqua💦

E in questo video possiamo vedere come il 5G trasforma l’acqua:

Siamo fatti tra il 75% ed il 50% di acqua (dipendendo dalla nostra età) ed il nostro sangue, che ci crediamo o no, è circa al 90% acqua.
Ma non finisce qui.

Effetti sui Bambini👶dell’inquinamento elettromagnetico

Perché i bambini soffrono sempre più di iperattività, hanno difficoltà a concentrarsi e a focalizzare l’attenzione su una cosa per molto tempo?

Sospetto perchè la maggior parte dei bambini è troppo stimolata nei chakra superiori, e questo causa molti problemi tra cui irritabilità, rabbia, frustrazione, ansia e la lista è infinita.

La tecnologia è il principale colpevole qui poiché non è naturale, è troppo stimolante e crea uno squilibrio nel flusso di energia all’interno dei chakra.
I bambini dovrebbe stare più tempo in natura, a socializzare, e giocare con altri bambini senza la playstation.

E soprattutto i genitori dovrebbero stare più tempo con i figli, cosa sempre più difficile, perchè siamo tutti attaccati al cellulare e vittime dei ritmi e delle pressioni della società con tutto il suo consumismo, e con il carovita che incrementa a dismisura.

Come proteggersi dagli EMF🛡

Quindi cosa possiamo fare per proteggerci al meglio possibile dagli EMF?Intanto dobbiamo conoscere TUTTI i tipi di campi elettromagnetici e non solo le radio frequenze (Wi-Fi).
Esistono:
⚡ l’elettricità sporca
⚡le radio frequenze (Wi-Fi)
⚡i campi elettrici
⚡i campi magnetici in casa nostra
Ecco perchè avere solo un adesivo o ciondolo spesso non è sufficiente, perchè ci proteggono solo da una fonte di EMF.

Dobbiamo imparare come farlo con tutti e quattro (non è difficile, per fortuna, e nemmeno caro).

Poi il proteggere rappresenta solo circa il 50% della nostra strategia anti EMF.

Scaricare l’energia assorbita dall’inquinamento elettromagnetico🌳

Il nostro corpo, per natura, assorbe i campi elettromagnetici, perchè siamo come un antenna che intercambia costantemente energie con l’ambiente circostante.

E purtroppo assorbiamo in modo uguale sia quelle positive che quelle negative.

Fortunatamente il corpo ha un meccanismo naturale per scaricare le energie negative e per ricaricarsi costantemente di quelle positive, o meglio, con quello più armoniche, ed è con i piedi. 👣
I nostro piedi fungono da radici, come quelle di un albero, che sono, o dovrebbero essere, in costante contatto con la terra, affinchè assorba le energie tossiche dal corpo.

Purtroppo i nostri piedi sono stati decenni fa isolati dalla terra con delle scarpe di gomma e materiali che ci isolano dalla terra.

Immaginiamo un albero senza un parafulmine che viene colpito da una tempesta ed un fulmine lo danneggia gravemente.
In un certo senso così siamo noi nella tempesta EMF e senza un parafulmine (ovvero il contatto diretto con la terra, scalzi).

il Grounding🦶 è la soluzione all’inquinamento elettromagnetico

Per risolvere questo problema dobbiamo praticare il grounding, ovvero il contatto diretto con la terra, con un prato, con la sabbia in una spiaggia.
Stare scalzi in casa non aiuta perchè il pavimento spesso non è messo a terra, e c’è di mezzo il cemento.

Quindi dovremmo fare delle passeggiate quotidiane scalzi di minimo 30 min al giorno, ma come fare durante l’inverno, nei giorni di pioggia?
Inoltre per chi lavora molto sul pc o col cellulare, 30 min sono pochissimi, ma c’è una soluzione semplice anche per questo.

Con il mio lavoro online sono spesso 10 ore al giorno attaccato al mio portatile.
In un certo senso, sono come un nomade digitale, perchè porto la tecnologia con me dovunque vado, quindi proteggere la mia salute dagli EMF era diventata una priorità, ma non era così immediato il risultato.

Ho dovuto innanzitutto imparare da dove arrivano queste minaccie tecnologiche, soprattutto in casa, misurando la loro intensità, poi sperimentare con vari strumenti, ed ovviamente non tutti hanno superato la prova, anzi uno era pericoloso per la mia salute a lungo termine.

Grazie a questa ricerca e sperimentazione ho individuato un punto critico, proprio a lato della mia testa dove dormivo, e dopo essermi protetto e radicato a terra oltre 12 ore al giorno, mi sono spariti alcuni sintomi come il male ai lombari, tensione ed irritabilità dopo essere esposto a lungo agli EMF, fatica dovuta sempre a troippa esposizione agli EMF, ed il sonno agitato.

Oggi mi sento molto più sereno a lavorare online, anche se sono cosciente che nel mio caso è impossibile eliminare qualsiasi influenza negativa, ma credo di aver creato le condizioni giuste per poter permettere alla mia salute di prosperare negli anni a venire.

Inquinamento Elettromagnetico:📖 la Guida ‘STOP DANNI EMF’

Se ti è piaciuto questo articolo e se desideri imparare a proteggerti dalle quattro fonti di EMF, come praticare il grounding 8 o più ore al giorno senza dover uscire di casa e vedere i sintomi migliorare nei bambini iperattivi, ti invito a leggere mia la guida digitale STOP DANNI EMF (usa il codice sconto del 10%: jose-10):

Guida STOP EMF Protezione inquinamento elettromagnetico WIFI

Spero tu abbia apprezzato questo articolo, ti ringrazio per averlo letto.
Se vorrai darmi un feedback nei commenti, lo apprezzo molto.

E lo stesso vale per qualsiasi domanda o chiarimento, non esitare a lasciare un commento qui sotto!

Protezione dall’inquinamento elettromagnetico: come ridurre l’esposizione al Wi-Fi – Articolo di Aljash Vavpetic

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Il CALENDARIO MAYA: come si calcola?

Il Calendario MayaIl CALENDARIO MAYA: come si calcola? – Articolo di Cristian Milone

In questo articolo ti dico cos’è il calendario Maya e perché è ancora così attuale…
…e soprattutto ti rivelo dell’esistenza di DUE calendari Maya Tzolkin (qualcosa di cui non sentirai parlare tanto facilmente in giro).

Infatti pochi sanno che quello che comunemente si conosce come Tzolkin è solo la seconda e ultima versione di un calendario che ha una tradizione di 5000 anni ed è ancora usato dagli sciamani del Mesoamerica.

Anzi a dirla tutta questi sono abbastanza arrabbiati con chi usa quello moderno.

🔵 Perché?
🔵 Qual è il vero calendario Maya allora?
🔵 L’altro è una bufala?

Scopriamolo insieme.

Di seguito tutte le spiegazioni di come si calcola il calendario Maya, in entrambi i casi.

In questo articolo ti parlo di:

✅ Calendario Maya: la profezia (travisata) sul 2012

✅ I 2 metodi di calcolo del calendario Maya

✅ Come si calcola il calendario Maya

Calendario maya: la profezia (travisata) sul 2012

Se ti dico Maya pensi:

A) la fine del mondo 😱
B) una tua amica 😁
C) il popolo che ha abitato il Messico per più di 3 millenni😉

Se hai risposto A probabilmente anche tu hai saputo della profezia sul 2012 e magari hai visto anche il film omonimo.

Nel film, agenti del governo andavano dai super ricchi del mondo a chiedere 1 miliardo di euro perché si potessero assicurare un posto nelle navi che stavano costruendo atte a reggere le grandi catastrofi imminenti.

Magari ricordi anche tutti i programmi dell’epoca, il gran vociferare intorno a questo tema, personalmente ricordo anche la pubblicità di un auto, la cui forza era il pagamento della prima rata dopo il 21 dicembre 2012.

Di recente è uscita un’altra voce secondo la quale avevamo fatto male i calcoli ed il 21 dicembre 2012 andava considerato secondo il calendario giuliano non gregoriano.

Quindi questa deadline (o death line) coincideva con il 21 giugno 2020.

2012, 2020, mille e non più mille, quante ne abbiamo sentite a riguardo e magari tra poco ne tireranno fuori un’altra.

Ebbene se fossi stato influenzato da queste informazioni catastrofiste e avessi ancora dei dubbi lascia che ti dia una notizia:

la Terra non è esplosa, né ha subito irrimediabili cataclismi, le acque non si sono alzate inondando le città e i vulcani non si sono attivati tutti insieme! 🙂

I Maya e la Profezia sulla fine del Mondo: cosa c’è di vero?

Te ne dico anche un’altra: i Maya non hanno mai profetizzato la fine del mondo nel 2012, né in altre date, quello lo ha detto solo Hollywood più qualcuno che voleva cavalcare l’onda della paura.

Al più i Maya hanno detto che il 21/12/12 ci sarebbe stato un particolare allineamento di alcuni pianeti del sistema solare (neanche tutti) e che sarebbe tornato Bolon Yokte, dio della creazione e della guerra.

Da questa traduzione si è ricamato su per anni, ma in verità intendevano dare una metafora di nuova rinascita per l’umanità.

Quindi la storia del 2012 era una metafora se ancora avessi dei dubbi, poi Hollywood ha saputo guadagnarci su con i suoi effetti speciali.

La risposta B e C invece vanno bene. 😁

Il Calendario MayaI Maya non sono famosi solo per la profezia del 2012, ma anche per le innumerevoli opere architettoniche che hanno lasciato e soprattutto per una lettura del tempo che esce dagli aspetti quantitativi e lineari per entrare in quelli qualitativi e circolari.

Cosa vuol dire?

Tu sai che il nostro modo di leggere il tempo è lineare, infatti simboleggiamo tipicamente il passato alle nostre spalle (o a sinistra) ed il futuro davanti a noi (o a destra).

Inoltre dire, per es. 9 o 10 giugno non cambia nulla, se non per il fatto che è un giorno in più, questo dimostra che attribuiamo un aspetto quantitativo ai numeri e non qualitativo.

Sono poche le date che hanno un significato collettivo specifico come: 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, pasqua, natale, capodanno… e se ci fai caso sono feste religiose o in commemorazione di qualcosa.

Calendario Gregoriano: imprecisioni e irregolarità

Quindi in realtà il nostro calendario non è solo civile ma anche religioso, del resto si chiama gregoriano perché fu Papa Gregorio XIII che nel 1582 modificò delle imprecisioni del calendario Giuliano ratificato da Giulio Cesare nel 46 a.C.

Poi sarebbe interessante capire perché questo calendario è così irregolare, per cui alcuni mesi hanno 30 giorni, altri 31, e uno solo di 4 settimane perfette.

Cristian Milone i-maya-del-futuro

Perché i mesi da settembre a dicembre che sembrerebbero richiamare i numeri 7, 8, 9, 10 sono in realtà slittati di due mesi?

Per esempio il nome SETTEmbre coincide col nono mese dell’anno, ma per rispondere a queste domande ci vorrebbe un articolo a parte, ad ogni modo nel mio libro (qui a destra la copertina) approfondisco anche questo tema.

Tornando al calendario Maya invece, il suo computo è completamente diverso.

Questo popolo da sempre ha riconosciuto un andamento circolare del tempo, cioè sapevano che dopo un certo periodo gli stessi temi si sarebbero ripetuti nella vita individuale e collettiva.

Questo perché attribuivano un valore qualitativo al tempo, per cui dire 9 o 10 giugno ha un significato completamente diverso perché il 9 richiamo l’impegno ed il 10 il risultato.

I 2 metodi di calcolo del calendario Maya

Nel calcolo del calendario Maya infatti ogni numero ha una sua qualità specifica e unica che ritorna ciclicamente ogni 9 mesi circa, oppure ogni 52 anni se consideriamo il calendario Maya più esteso.

Ecco sto già parlando di calendario maya, ma a quale calendario mi riferisco?

Già so la tua domanda: perché quanti ce ne sono? 😉

Devi sapere che i Maya non avevano un solo calendario e neanche un paio, ne avevano venti!

Non ci stupiamo quindi che gli unici titolati alla mappatura del tempo, sia individuale che collettiva, fossero gli sciamani.

Essi sapevano come usare anche tutti i calendari insieme per restituire a volte un suggerimento, altre volte una profezia, altre volte ancora il destino di ogni Anima che gli si poneva davanti.

I segreti della mappatura del tempo secondo il calcolo dei calendari Maya rimane ancora un mistero anche per gli addetti ai lavori.

Lasciamo agli studiosi di scoprire come hanno fatto i Maya a definire un metodo matematico, scientifico e spirituale allo stesso tempo così preciso e dedichiamoci a come si calcola il calendario Maya più conosciuto, che si chiama Tzolkin.

Calendario Maya Tzolkin Dreamspell

Lo Tzolkin è il calendario sacro Maya, quello più spirituale che offre una lettura generica quanto precisa dei talenti e del destino delle persone.

Attraverso un accurato calcolo del calendario Maya Tzolkin puoi infatti scoprire:
  • la tua energia di base,
  • il tuo talento primario,
  • in base a cosa prendi le decisioni,
  • da quale energia sei supportato,
  • con quale dono (spesso non consapevole) sei sceso sulla terra.

Queste caratteristiche delineano la tua personalità profonda, ciò che sei di base.

Quando togli tutti gli schemi acquisiti, quando non cerchi di conformarti né di piacere agli altri, semplicemente scegli di mostrarti per ciò che sei.
Tweetta!
Attraverso questa chiave di lettura smetti di accumulare informazioni e ti scrolli di dosso il superfluo per far risplendere l’Essenza.

Ma la cosa bella sai qual è?

Nelle centinaia di letture condotte negli anni non mi è mai successo che la persona non si riconoscesse.

Tranne una volta, ma in quel caso c’era alla base un irretimento familiare, cioè uno schema che ti fa agire secondo modelli non tuoi, ma presi in prestito da un familiare.

Il lavoro con questa persona è poi infatti proseguito in modo diverso e col supporto di un costellatore col quale sviscerare questo aspetto.

Al di là di casi molto particolari, il calendario Maya Tzokin è di fatto uno specchio che riflette te stesso e quindi un’immagine che conosci bene.

Infatti in questa Era dell’informazione il grande problema non è l’ignoranza – cioè non sapere – bensì la confusione – ossia l’eccesso di informazioni – che porta a non riconoscere quelle vere.

Calendario Maya Cholq’ij, quello tradizionale

Attraverso il calcolo del calendario Maya vieni quindi messo davanti allo specchio di ciò che sei e tutto il resto diventa secondario.

Forse questo ha già suscitato attenzione, interesse e curiosità dentro di te, di fatto potrebbe bastare solo questa lettura per avere già un’immagine molto chiara di te stesso.

Per di più il 95% di chi ti propone una lettura Maya usa la mappa che ti ho appena descritto, tuttavia c’è di più.

Esiste infatti una lettura e calcolo del calendario Maya molto più antico, nascosto e appannaggio principalmente degli sciamani del Mesoamerica e pochi altri.

Riguarda una lettura più profonda e direi karmica dell’Anima della persona.

Si tratta sempre del calendario Maya Tzolkin – anzi il nome originario è Cholq’ij – ma sia la mappa che il calcolo sono diversi.

Infatti nel Cholq’ij abbiamo:
  • passato, inteso come infanzia/pubertà ma anche vita passata,
  • presente, quindi la tua energia primaria che ti accompagna da 13 a 52 anni circa,
  • futuro, ciò che diventi a 52 anni e ti porti come eredità nella vita futura,
  • talento animico,
  • nodo karmico, aspetto in disequilibrio come tema dell’Anima.

Come vedi sono due mappe molto diverse sia nel calcolo dei Glifi (i 20 archetipi Maya del tempo) che nel significato, ma ti dirò di più sono anche in conflitto tra di loro.

Perché dico in conflitto?

Si tratta degli stessi glifi, anche se con grafica, nomi e in alcuni casi significati diversi, ma non è questo a creare la separazione.

Tzolkin Dreamspell vs Cholq’ij

Intanto il calcolo che porta alla mappatura dei glifi è diverso, così partendo dalla stessa data otterremo due mappe diverse…

…ma non è neanche questo a creare la maggior distanza, sebbene sia un fattore importante da considerare.

Il motivo principale è che i rispettivi sostenitori spesso faticano ad accogliere una versione differente.

Infatti la versione originale, indigena e autoctona che è questa seconda che ti ho appena descritto è profondamente collegata alla tradizione Maya.

Si tramanda per via orale da millenni e solo poche persone, tipicamente gli sciamani, sono insignite della capacità di leggerla.

Capisci che caratteristiche così precise come: il lignaggio, la tradizione orale, l’immutabilità della lettura nei secoli rende poco incline i maestri della tradizione Maya ad accogliere una nuova versione portata allo scoperto tramite libri e conferenze che cambia anche le regole di calcolo e di lettura.

Per i tradizionalisti, infatti, la versione moderna del calendario Maya, chiamato dreamspell dal suo autore Josè Arguelles (1939-2011), per i più clementi è una canalizzazione ispirata al calendario Maya.

Molti guardiani della tradizione Maya sono però arrabbiati perché è stato usato il nome calendario Maya per qualcosa che non rispecchia la tradizione.

aztechiChi invece segue e supporta la versione moderna di Arguelles che potremmo chiamare i progressisti del calcolo del calendario maya sostiene invece che col dreamspell è stato aggiornato un sistema di calcolo del calendario Maya che ben si concilia con la modernità dei nostri tempi.

Del resto come si può pensare che in un universo dove tutto è mutevole una mappa del genere rimanga la stessa per 5000 anni, soprattutto dopo il 2012?

Tradizionalisti e progressisti chi ha ragione?

Nel mio libro I maya del futuro offro qualche spunto di riflessione in più dove metto in luce le caratteristiche di entrambe le mappe e poi concludo con un ragionamento che valuta la possibilità che entrambe le versioni siano attuali e valide.

Com’è possibile?

Alcuni elementi di fisica quantistica mi aiutano a spiegarlo, ad ogni modo qui riesco a dirti giusto che l’esperienza come sempre ha più ragione della ragione.

Quando sono venuto a conoscenza del calendario Maya, anche io sono stato messo in guardia dall’approccio dell’altro metodo.

Eppure mi sembra assurdo che una visione unitaria, circolare e perpetua del tempo potesse creare separazioni così accese, allora cosa ho fatto secondo te?

  1. Ho dato ragione al primo che me lo ha detto?
  2. Chiamato la mia amica Maya per chiedere un parere?
  3. Ho indagato personalmente entrambi i metodi sperimentandoli in prima persona e poi con letture individuali e collettive?

In questo caso è la terza risposta quella giusta, ma solo perché ancora non ho un’amica che si chiama Maya. 😁

Quindi ho voluto sperimentarle entrambe e vedere cosa succedeva.

Sarei stato fulminato?

Avrei scatenato l’ira degli dei?

Avrei avuto l’orticaria?

Mi sarebbero caduti i capelli?

Ho rischiato e sai cosa ho scoperto?

Oltre a non aver causato nessuno scompenso ai massimi sistemi, né al mio organismo, ho scoperto che entrambe sono valide ed applicabili, solo che parlano due linguaggi diversi e quindi vanno lette a due livelli diversi.

Quindi questo vuol dire che col giusto trait-d’union possono essere anche integrate, cosa che successivamente ho anche scelto di fare, così come descritto nel libro.

Il Calendario Maya: come si calcola?

Bene, finora siamo stati sulla teoria, ti va di vedere qualche esempio pratico del calcolo del calendario Maya Tzolkin (di Arguelles) e Cholq’ij (della tradizione)?

Se la risposta è no, perché stai continuando a leggere? 😁
Se la risposta è si, allora di seguito trovi degli esempi che chiariranno tutto quello che ti ho descritto finora.

Come si sviluppa quindi il calcolo del calendario Maya Tzolkin e Cholq’ij?

Sicuramente ci sono delle tabelle di cui avvalersi, ma noi sfruttiamo i vantaggi della tecnologia lasciando che i calcoli matematici li faccia un computer.

La prima cosa che ci serve è una data (data di nascita, anniversario, matrimonio, apertura attività…) dipende quale area e aspetto della tua vita vuoi considerare.

Una volta che hai una data in testa vai su questi siti:
www.mayancross.com (Cholq’ij tradizionale)
www.mytzolkin.com (Tzolkin dreamspell di Arguelles)

Ho creato un video tutorial che spiega come svolgere il calcolo del calendario Maya e dare una prima lettura.

Certo per impadronirsi di una buona lettura dei glifi ci vogliono anni, ma intanto puoi avere un’idea guardando gli esempi del video.

Le spiegazioni dei glifi invece li trovi facilmente anche sui siti che ti ho indicato.

Per concludere…

In questo articolo, dopo una prima parentesi sul 2012, ti ho parlato dell’esistenza di due calendari Maya: tradizionale dello Cholq’ij e moderno detto Tzolkin Dreamspell.

Questi due calendari hanno un modo completamente diverso di lettura, applicazione e calcolo.

Il primo attiene maggiormente agli aspetti karmici dell’Anima, mentre il secondo a quelli comportamentali e relazionali.

Ci sono tabelle diverse che permettono la decodifica delle energie che si muovevano nella galassia al momento, per esempio della tua nascita o secondo una data precisa che vuoi esaminare.

In questo caso ci avvaliamo della tecnologia che farà i calcoli al posto nostro e quindi per il calcolo del calendario Maya tradizionale vai sul sito Mayan Cross e leggi la mappa in questo modo:

Calcolo calendario Maya tradizionale:

  • nord: passato, cosa sono stato fino a 13 anni e nella vita precedente
  • centro: cosa sono / sono stato fino a 52 anni
  • sud: cosa divento da 52 anni
  • ovest: talento animico
  • est: nodo karmico

per il calcolo del calendario Maya Tzolkin Dreamspell vai su My Tzolkin e leggi la mappa in questo modo

Calcolo calendario Maya Dreamspell:

  • nord: guida, in base a cosa prendo le decisioni
  • ovest: antipode, l’ostacolo che diventa talento una volta superato
  • sud: occulto, capacità spontanea che si attiva al momento del bisogno
  • est: analogo, l’amico dell’energia centrale, il supporto ed alleato, quella frequenza che arriva in sostegno quando non ce la fai da solo
  • centro: destino, ciò che sono destinato a diventare in questa vita, l’essenza della personalità energetica profonda dell’individuo

Per ora è tutto, se avessi dubbi, domande o perplessità scrivi pure nei commenti qui sotto.

Alcune precisazioni 😁

🎁🎁🎁So che questo articolo non è esaustivo e non poteva esserlo in così poche righe, quindi voglio farti un regalo imperdibile, qualora questo articolo ti avesse incuriosito e stimolato a saperne di più.🎁🎁🎁

👉👉👉Commenta qui sotto lasciando anche la tua data di nascita e riceverai la lettura dell’energia (glifo) centrale sia della personalità che karmica.👈👈👈

Solo se sei nato prima delle ore 8.00 a.m. ti chiedo di indicarlo.

Anche se passerà molto tempo dopo la pubblicazione di questo articolo, commenta pure qui sotto e potrai ricevere la tua lettura. 🙂

Intanto buona scoperta e buona vita.
Che la curiosità sia tua alleata nella vita!

In lak’ech (in lingua maya vuol dire: io sono un altro te)
Cristian

Il CALENDARIO MAYA: come si calcola? – Articolo di Cristian Milone

Ed ecco un ultimo regalo per te 😉

PS
I tuoi commenti sono veramente importanti per Ricchezza Vera: ci consentono di capire quante persone leggono e apprezzano questi articoli… e di conseguenza capiamo se questi argomenti ti interessano e devo andare in questa direzione, oppure se devo cambiare rotta.

Quindi… Se ti è piaciuto “Il CALENDARIO MAYA: come si calcola?”, se hai domande, dubbi o altro da condividere, lascia il tuo sempre gradito commento qui in basso. Grazie! 😁

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Zecharia Sitchin: chi è l’uomo che dedicò la vita alla più profonda delle Verità

Zecharia SitchinZecharia Sitchin: chi è l’uomo che dedicò la vita alla più profonda delle Verità – articolo di Antonio Marchi

Cosa accade aprendo Wikipedia – la più autorevole ed immediata fonte del sapere contemporaneo 😝 – e digitando il nome di Zecharia Sitchin?

Possiamo avere un esempio chiaro, nitido e lampante del pressapochismo culturale e disequilibrato, nel quale i canali mainstream di informazione sono ormai irrimediabilmente caduti.

Arthur Schopenhauer, uno dei più illustri e profondi pensatori che il genere umano abbia mai avuto, ha sintetizzato in poche righe, più di 2 secoli orsono, una semplice ode verso quello che noi oggi definiremmo anticonformismo culturale.

Più semplicemente nelle parole di Schopenhauer troviamo una tangibile diffida verso quella riluttante abitudine a bollare ed etichettare come ciarlatano, millantatore per arrivare al più contemporaneo bufalaro, chiunque non sia allineato, ed aggiungerei sottomesso, al canonico pensiero accademico scientifico, in ogni campo di riferimento, in ogni ramo ed in ogni disciplina che determina il nostro sapere, la nostra cultura, il nostro background conoscitivo:

Arthur Schopenhauer

Dilettanti! Dilettanti!

Così vengono chiamati con disprezzo coloro che si occupano di una scienza o di un’arte, per l’amore di essa e per la gioia che ne ricevono, per il loro diletto, da quanti si sono dedicati agli stessi studi per il proprio guadagno, poiché costoro si dilettano solo del denaro che con tali studi si procurano […]

Il pubblico ha lo stesso atteggiamento e la stessa opinione: e di qui nasce il suo rispetto per gli specialisti e la sua sfiducia verso i dilettanti.

La verità è, al contrario, che per il dilettante la ricerca diventa uno scopo, mentre per i professionisti rappresenta solo un mezzo, ma solo chi si occupa di qualcosa con amore e dedizione può condurla al termine in piena serietà.

Da tali individui e non da servi mercenari, sono sempre nate le grandi cose.

Arthur Schopenhauer, civiltà sepolte, C.W. Ceram, Einaudi 1952

Pseudo scienza? Pseudo archeologia? Pseudo astrologia?

Nella citata pagina di Wikipedia si leggono termini come pseudo scienza, pseudo archeologia, pseudo astrologia, usati per intimorire il ricercatore multimediale con il mero scopo di screditare il soggetto stesso di cui la pagina tratta.

Poco importa se Zecharia Sitchin ha venduto con la sua opera letteraria qualche milione di copie in giro per il mondo.

E poco importa se i testi di Zecharia Sitchin sono stati tradotti in circa 25 lingue.

Ha ancora poca importanza se le teorie e le ricerche di Zecharia Sitchin stanno trovando anno dopo anno sempre più conferme ed autorevoli apprezzamenti.

Lo scopo dell’informazione mainstream è mettere comunque in cattiva luce ed attaccare chi non si allinea al pensiero generale riconosciuto.

Vige sempre un approccio di naturale avversione verso chi offre chiavi di lettura e soluzioni che si discostano dal pensiero generale.

Quel pensiero generale del mondo accademico scientifico, che come vero dogma non va mai assolutamente confutato, bensì creduto e mai discusso.

Bene. Qui siamo davanti, per fortuna, ad un uomo, ad un essere umano che invece ha deciso di dedicare la sua vita alla ricerca di un qualcosa di infinitamente grande.

Di uno studioso, di un ricercatore che ha deciso di sfidare quei dogmi e quelle barriere ideologiche entro le quali la nostra società è ingabbiata.

Un uomo che ha fatto della sua esistenza una delle più belle testimonianze di volontà e coraggio. Lungimiranza e dedizione. Genialità e sacrificio.

Un essere umano che meglio di chiunque altro incarna quello spirito dilettantistico a cui Arthur Schopenhauer ha dedicato alcune tra le sue più belle parole:

Da tali individui e non da servi mercenari, sono sempre nate le grandi cose.

Zecharia Sitchin: un esempio di perseveranza e coraggio

Nato In Azerbaigian nel 1920 Zecharia Sitchin è cresciuto nei territori palestinesi governati dal Grande Impero (l’attuale Israele).Zecharia Sitchin

Ebbe la fortuna di poter frequentare l’università di Londra, dalla quale fece ritorno nel neo nato Israele nel 1948.

Fresco di una laurea in Storia dell’Economia lavorò alcuni anni come giornalista. Salpò alla volta del nuovo mondo, sbarcando a New York city nel 1952.

Come più volte da lui stesso narrato nelle sue opere, la scintilla di ciò che sarebbe stata la sua esistenza, dedicata alla più grande delle domande – Chi siamo? Da dove veniamo? – si generò nella mente del bambino Sitchin durante una lezione scolastica di religione quando aveva circa 8 anni.

Zecharia Sitchin studiava i testi sacri nella lingua originale (anche se riguardo alla Bibbia parlare di lingua originale è un eufemismo) con la quale sono stati scritti, e di conseguenza arrivati fino ai giorni nostri.

Il bambino Zecharia fu attratto dal passo della Genesi 6 dove nella lingua ebraica masoretica viene usata la parola Nephilim.

Questa parola, che letteralmente significa caduti dal cielo, nelle traduzioni moderne, manipolate dalla teologia, viene traslata in Giganti.

Alla richiesta di spiegazioni di questa non corretta traduzione, il maestro, anziché celebrare la positiva curiosità dello studente Sitchin, lo redarguì brutalmente.

Zecharia da quel giorno, come più volte ha sostenuto nel corso del tempo, ha covato dentro di sé una profonda, irrefrenabile ed assai stimolante voglia di ricerca.

Voglia di verità.

Fu influenzato dai due principali autori del ‘900 che fino agli anni ’60 avevano trattato l’argomento che riguardava la presenza di forme di vita extraterrestri intelligenti nella storia primitiva dell’umanità, il russo-israeliano Immanuel Velikovsky e lo svizzero Erich von Däniken.

Zecharia Sitchin, una volta iniziata la sua vita negli Usa, si dedicò allo studio dei testi antichi con una crescente ossessione per le tavolette sumere, volta alla comprensione del linguaggio cuneiforme.

Studiò anche approfonditamente la didattica e le teorie del grande sumerologo Samuel Noah Kramer.

Grazie ai suoi studi raggiunse la convinzione che il segreto della presenza del genere umano sul pianeta Terra veniva proprio da quella che sembrava una innocente domanda di un curioso studente: chi erano i Nephilim?

Anzu

The Twelve Planet: la prima pubblicazione di Zecharia Sitchin

The Twelve PlanetPubblicò il suo primo libro The Twelve Planet (Titolo in Italiano dell’opera Il Pianeta degli Dei, lo trovi qui su Macrolibrarsi) nel 1976 e raggiunse subito un buon successo editoriale.

La sua scrittura piacevole, lo stile narrativo accattivante e soprattutto le tesi che presentò con strabiliante logica e supportate da svariati rami della scienza, riuscirono a scalfire il gusto del difficile audience americano.

Con la pubblicazione della sua prima opera dichiarò al mondo che gli Dei sumeri, gli Anunnaki, non sono solo mitologia narrativa ma altresì realtà storica.

La critica ed il pubblico rimasero stupiti ed affascinati dal raffinato modo con cui lo studioso azero chiamò in causa una moltitudine di discipline scientifiche a supporto delle tesi esposte:

Astronomia, Astrologia, Archeologia, Antropologia, Storia, Biologia, Genetica, Fisica.

Tutti questi rami del sapere si intrecciano di continuo ed in maniera persistente nello strabiliante viaggio letterario che Zecharia Sitchin ha compiuto da quel 1976 fino al 2010, anno del suo 14esimo ed ultimo libro e tristemente della sua dipartita.

L’obiettivo di questo articolo non consiste nel recensire i libri di Sitchin.

Non è nemmeno quello di erigere un’analisi del pensiero finalizzata alla validazione delle sue teorie.

Ogni lettore che si è approcciato e si approccerà all’opera letteraria di Sitchin avrà tempo e modo di erigere le proprie idee.

Non ci vogliamo addentrare in speculazioni di carattere analitico scientifiche. A noi basta così. 😉

È sufficiente sapere che Zecharia Sitchin ha speso la sua vita dedicando i suoi giorni alla ricerca della più grande domanda che l’uomo si sia mai posto:

chi siamo? perché esistiamo?

Ed è sufficiente mettere in evidenza il fatto che per perseguire le sue convinzioni e passioni Sitchin ha combattuto ed affrontato un sistema incancrenito.

Un sistema dove religione, comparto accademico e se vogliamo anche politico, hanno cercato di ostruirlo ed ostacolarlo in ogni modo possibile, lecito o meno.

Zecharia non si è arreso.

Grazie sicuramente anche alla sua millenaria origine etnica, che lo vede addirittura parte della discendenza diretta di una delle prime tribù di Israele, ha avuto la possibilità di contare su personali conoscenze molto influenti.

Non ha mai mollato ed ha saputo rispondere colpo su colpo alle bordate che nel tempo il sistema gli ha inflitto, tenendo negli anni sempre la barra dritta, con gli occhi ben focalizzati su quelle che erano le sue finalità.

Il dono più grande di Zecharia Sitchin…

Questo è il più grande esempio che Zecharia Sitchin ci ha lasciato: la determinazione e la convinzione delle proprie idee.

La voglia di combattere per ciò in cui credeva senza farsi abbattere dalle difficoltà del caso.

Andiamo per un momento al di là di quello che può essere il pensiero e/o l’analisi finale riguardo alla teoria degli antichi astronauti, andando oltre una mera analisi scientifica delle sue opere letterarie.

Zecharia Sitchin rappresenta uno dei più grandi esempi del ‘900 di volontà e dedizione, coraggio e passione, fiducia in se stessi e resilienza.

Con il massimo del rispetto e dell’ammirazione, scavando dentro di me non sono in grado di arrivare ad una conclusione chiara riguardo la validità delle teorie di Zecharia Sitchin.

Non lo so fino in fondo se ciò che ha riportato nei suoi 14 testi possa essere vero o no. 🤔

Ma alla fine ho capito una cosa fondamentale: non mi interessa sapere con certezza se ciò che ha ipotizzato corrisponde a realtà o meno.

L’incontro, l’approfondimento e la conoscenza dell’opera di Zecharia Sitchin ha in qualche modo cambiato la percezione della mia vita, della realtà dove quotidianamente sono immerso.

In una società ormai plasmata da velocità supersoniche e dalla voracità di contenuti, di qualunque genere essi siano, mi appiglio a Zecharia Sitchin come un naufrago che trova un’ancora di salvataggio nel mare in tempesta.

Senza paure, scacciando i timori, mi sono reso conto che il riflettere su atti ed azioni che forse sono successe migliaia e migliaia di anni fa mi hanno aiutato a capire con maggiore chiarezza il mondo attuale.

Ed allora, alzando gli occhi verso il cielo e guardando le stelle, sento che nonostante le difficoltà del caso e le avversità della vita c’è ancora speranza.

C’è ancora amore.

C’è ancora luce dentro al genere umano.💖

Già, il genere umano.

Sorrido e penso che un giorno è vissuto un uomo dallo sguardo buono e gli occhi lucidi che ha donato all’umanità la più grande storia mai raccontata prima.

La storia, appunto, di Chi siamo, da dove veniamo e perché ci siamo.

Chiudo gli occhi, e sì, percepisco chiaramente la risposta che cerco:

non c’è ricchezza più grande se non quella di sentirsi vivi.
Tweetta!

Opera Letteraria di Zecharia Sitchin in ordine metodologico

LE CRONACHE TERRESTRI

1) Il pianeta degli dei – 1976 – Titolo Originale: The 12th Planet
2) Le astronavi del Sinai – 1980 – Titolo Originale: The Stairway to Heaven
3) Guerre atomiche al tempo degli Dei – 1985 – Titolo Originale: The Wars of Gods and Men,
4) Gli dei dalle lacrime d’oro – 1990 – Titolo Originale: The Lost Realm
5) Gli architetti del tempo – 2001 – Titolo Originale – When Time Began
6) Il codice del cosmo – 1998 – Titolo Originale – The Cosmic Code
7) Il Giorno degli Dei – 2007 – Titolo Originale – The End of Days

LE CRONACHE DEI VIAGGI CON I GRUPPI GUIDATI DA SITCHIN

8) Spedizioni nell’Altro Passato – 2004 – Titolo Originale – The Earth Chronicles Expeditions
9) L’ultima profezia – 2007 – Titolo Originale – Journeys to the Mythical Past

OPERE COMPLEMENTARI DI ZECHARIA SITCHIN

10) L’altra Genesi – 1990 – Titolo Originale – Genesis Revisited: Is Modern Science Catching Up With Ancient Knowledge? – La stessa opera è distribuita in Italia anche con il titolo La Genesi
11) La Bibbia degli Dei – 1995 – Titolo Originale – Divine Encounters: A Guide to Visions, Angels and Other Emissaries, – La stessa opera è stata distribuita in Italia con il titolo Dio, angeli, extraterrestri ed esseri multidimensionali
12) Il libro perduto del Dio Enki – 2001 – Titolo Originale – The Lost Book of Enki: Memoirs and Prophecies of an Extraterrestrial god,
13) Quando i giganti abitavano la terra – 2010 – Titolo Originale – There Were Giants Upon the Earth: Gods, Demigods, and Human Ancestr – Ultimo libro pubblicato in vita

GLOSSARIO

14) Le cronache terrestri rivelate – 2009 – Titolo Originale: The Earth Chronicles

TESTI PUBBLICATI POSTUMI E CURATI DALLA NIPOTE JANET SITCHIN

(entrambi i testi non vengono considerati parte dell’opera di ZS in quanto libri non originali scritti dall’autore)

*Il re che rifiutò di morire – 2013 – Titolo Originale: The King Who Refused to Die

* Le cronache degli Anunnaki – 2015 – Titolo Originale: The Anunnaki chronicles

Tutti i libri di Zecharia Sitchin li trovi in queste pagine delle principali librerie online italiane:

MacrolibrarsiIl Giardino dei LibriAmazon.

Zecharia Sitchin: la vita di un uomo dedicata alla più profonda delle Verità – articolo di Antonio Marchi

Video Zecharia Sitchin in italiano:

PS
I tuoi commenti sono veramente importanti per Ricchezza Vera: ci consentono di capire quante persone leggono e apprezzano questi articoli… e di conseguenza capiamo se questi argomenti ti interessano e devo andare in questa direzione, oppure se devo cambiare rotta.

Quindi… Se ti è piaciuto “Zecharia Sitchin: la vita di un uomo dedicata alla più profonda delle Verità”, se hai domande, dubbi o altro da condividere, lascia il tuo sempre gradito commento qui in basso. Grazie! 😁

L’articolo Zecharia Sitchin: chi è l’uomo che dedicò la vita alla più profonda delle Verità sembra essere il primo su Ricchezza Vera.

Lo Sfidante: Recensione del Film Documentario e Libro di Giulio Achilli

Lo SfidanteLo Sfidante: Recensione del Film Documentario e Libro di Giulio Achilli – Articolo di Raffaella Menolfi

Sai quali sono i diritti di ogni essere umano che mette piede sul meraviglioso pianeta Terra?

Se la tua risposta è No, non conosco questi diritti, tranquillo, sei in buona compagnia🙂.

Questi diritti sono stati volutamente nascosti, oscurati e pochi ne sono a conoscenza.

Comunque non voglio farti stare sulle spine e ti svelo subito la risposta🙂

Ogni essere umano ha diritto ad una vita piena, felice, intensa.

Ha il diritto di:

  • esprimere pienamente se stesso, il suo potenziale, la sua unicità.
  • realizzare tutti i suoi sogni, tutti i suoi desideri.
  • sviluppare la sua saggezza e contribuire così al miglioramento dell’intera umanità.

Lo so, immagino che questa risposta ti possa sembrare assurda e immagino anche le mille e più domande che si affacciano nella tua mente:

Com’è possibile tutto questo?

Realizzare i miei sogni? I miei desideri?

Esprimere il mio potenziale? Cos’è il potenziale?

Essere felice? Ma come, con tutti i problemi che ho?

Potresti pensare che ti sto mentendo…

…che non è vero che hai questi diritti, che la vita ti ha dimostrato tutt’altro – almeno fino ad ora – e che quindi è impossibile per te essere felice e vivere realizzando tutti i tuoi desideri.

Ti capisco, ma sta solo a te la scelta: continuare a vivere la vita che stai vivendo ora, probabilmente fatta di insoddisfazioni e problemi vari (affettivi, lavorativi, etc.) oppure…

…oppure aprirti alla possibilità che ci sia un segreto, c’è qualcosa che ti è stato nascosto per impedirti di essere felice, per impedirti di realizzare te stesso e, nello stesso tempo, impedirti di contribuire alla crescita dell’umanità.

Se senti risonanza con questa seconda possibilità (la presenza di questo segreto, qualcosa di nascosto), continua pure a leggere l’articolo, scoprirai tante cose veramente interessanti che, se lo permetti, possono contribuire a cambiare in meglio, anzi, a trasformare completamente la tua vita.

Bene, procediamo.

L’articolo è un riassunto del libro e del film documentario Lo Sfidante (di cui comunque consiglio la lettura e la visione).

Ne riprende quindi la stessa struttura: è suddiviso in due parti a loro volta divise in capitoli.

Se non hai guardato il documentario, eccolo per te…

Lo Sfidante: film completo

Questo è il documentario integrale.

Scegli tu se leggere prima l’articolo o guardare prima il video…

Oppure se leggere un paragrafo, guardare il video su quel corrispondente paragrafo e procedere così di paragrafo in paragrafo.

Potrebbe essere un buon modo di studiare tutto.

Il tempo che stai impiegando per questo studio è un investimento ad altissimo valore, perchè la chiave di una vita felice e la fine di ogni sofferenza è tutta qui (leggendo scoprirai che non ho esagerato).

LINK UTILI:

Trascrizione del Documentario,

Libro Lo Sfidante su il Giardino dei Libri,

L’associazione che ha creato Lo Sfidante: MareNectaris,

Se vuoi, puoi fare una donazione agli autori del documentario.

Lo Sfidante – Chi sta usando la tua mente?
Recensione del Film – Documentario
Parte 1: L’Asservimento

  • Parte 1.1 – Hai mai visto il tuo avversario?

Per cominciare ti dico che tutti noi, ma proprio tutti tutti, siamo dotati di un potente strumento, che è sempre lì, a nostra completa disposizione.

Lo usiamo sempre, di giorno e anche di notte, non si ferma mai.

Lo diamo talmente per scontato, che non ci rendiamo nemmeno conto di averlo.

Hai già intuito di cosa sto parlando?

Pensaci un attimo: sempre lì con noi, a nostra completa disposizione 🤔.

Va beh! Te lo dico: sto parlando della nostra mente.

Uno strumento veramente potente che, ancora, non siamo in grado di usare nel modo corretto.

Senza nessuna offesa, ci mancherebbe.

È che nessuno ce lo ha mai insegnato, purtroppo.

Usare bene la mente, per creare e non per distruggere, potrebbe essere una rivoluzione per l’umanità.
Tweetta!

Questo strumento è così potente e i benefici di un suo saggio utilizzo così belli e positivi, che ci sono stati volutamente offuscati, per farci vivere nel caos, nella confusione e nella sofferenza.

Non chiedermi il perché, non credo sia il caso di andare ad approfondire questo discorso.

Fatto sta che, a seguito del processo educativo a cui siamo abituati, nella nostra testa c’è tanta confusione e la mente stessa non viene utilizzata nel suo pieno potenziale.

A causa di questa confusione, sempre presente e di cui nemmeno ci rendiamo conto, non siamo capaci di prendere decisioni importanti per la nostra vita.

Viviamo costantemente con mille dubbi, mille incertezze e quando si tratta di prendere decisioni importanti, siamo attanagliati da tante domande:

  • Non sarà meglio aspettare?
  • Devo proprio farlo?
  • Sarà la cosa giusta per me?

Ti è mai capitato di avere questi dubbi o anche altri simili?

Continuare a pensarci e ripensarci, magari rischiando di non dormire la notte?

Pensiamo che questa confusione sia la normalità, perché siamo abituati a vivere così e perché la maggioranza delle persone vive così, nella confusione mentale: pensa, pensa e continua sempre a pensare.

Ma, c’è una minoranza di esseri umani, in cui lo stato naturale della mente è il Silenzio.

Sì, proprio così, hai letto giusto: il Silenzio.

Sembra quasi impossibile, ma è vero. Lo stato naturale della mente dovrebbe essere il Silenzio.

Poche persone lo hanno capito e vivono in questo stato.

Il Silenzio della mente permette di:

  1. vivere in pace, gioia, serenità
  2. pensare lucidamente
  3. vedere con chiarezza
  4. ascoltare con attenzione.

E, a sua volta, tutto questo permette di creare la vita esattamente come la vogliamo, permette di materializzare tutti i nostri desideri.

Il fatto che non siamo in grado di controllare la mente e quindi di smettere di pensare, ci porta a due interessanti riflessioni:
  • la nostra mente non è sotto il nostro controllo
  • qualcosa, dentro di noi, che non è la nostra mente, ci stimola a fare pensieri confusi e spesso inutili.
  • Parte 1.2 – Veste di nero e di nebbia, teme la Luce

  • Il nostro modo di interagire con la realtà che ci circonda varia a seconda di quale mente stiamo utilizzando.

    Infatti possiamo distinguere due diversi tipi di mente, ognuna con caratteristiche ben precise.

    Abbiamo la Mente Profonda e la Mente di Superficie.

    La Mente di Superficie segue le emozioni, che a loro volta sono influenzate dal dialogo interiore.

    La Mente Profonda segue le sensazioni, senza farci perdere in inutili processi mentali di infinite domande a volte senza risposta.

    Ecco una tabella che riassume le caratteristiche dei due tipi di mente.

    Mente di Superficie
    Emozioni
    Dialogo interiore

    1. Dialogo interiore inarrestabile
    2. Focalizzata sul passato e sul futuro
    3. Ragiona in termini di profitto e perdita
    4. Prende decisioni solo sulla base delle esperienze passate
    5. Progetta tutto il progettabile e calcola tutto il calcolabile
    6. Cambia idea e direzione in pochi minuti
    7. È incapace di concentrazione
    8. Cambia spesso idea e direzione

    Mente Profonda
    Sensazioni
    Sentire

    1. Percepisce la realtà senza l’interpretazione del pensiero
    2. Valutazione energetica del momento presente
    3. Non fa calcoli di profitti o perdite
    4. Non prende decisioni sulla base di esperienze passate
    5. È la nostra vera Voce Interiore
    6. Non fa piani o progetti con scadenze future prefissate

     

    Prova un po’ a indovinare: quale delle due menti usiamo in maniera prevalente?

    La Mente Profonda o la Mente di Superficie?

    Purtroppo, attualmente prevale la Mente di Superficie.

    Se cominciamo a diventare consapevoli anche dell’altra Mente, quella Profonda, se diamo spazio alle sensazioni, al sentire, oltre che alle emozioni, ecco… come per magia, entriamo in contatto con la nostra vera Guida Interiore, la nostra vera voce che sa darci con precisione tutte le indicazioni per procedere serenamente nella vita.

    La Mente Profonda è sempre presente dentro di noi, ma è spesso soffocata dalla Mente di Superficie.

    Perché la tiene soffocata?

    Semplice: perché se impariamo ad ascoltare sempre la nostra parte profonda, la Mente di Superficie perde il suo potere su di noi.

    Ma come, ti starai chiedendo, che senso ha far vincere sempre la Mente di Superficie se la Mente Profonda è la nostra vera Guida Interiore e seguendo lei possiamo essere felici?

    Il perché è spiegato dal fatto che c’è un qualcosa che ci impedisce di essere in contatto costante con la Mente Profonda, un qualcosa che agisce nell’ombra e che da ora in poi chiameremo Lo Sfidante.

    Sembra che siamo liberi di fare e di agire, ma in realtà non è così, viviamo come in una prigione, anche se non vediamo le sbarre o le catene.

    E da questa prigione è difficile entrare in contatto con la nostra parte più autentica, la Mente Profonda.

    • Parte 1.3 – Che cosa è lo Sfidante?

    Partiamo dalla definizione: cosa si intende per Lo Sfidante?

    Insieme di forze che agiscono nel campo della consapevolezza umano al fine di depotenziarlo e mantenerlo in uno stato inconsapevole e identificato con costruzioni mentali irreali.

    L’essere umano per sua natura è spinto all’evoluzione e all’espansione della consapevolezza.

    Lo Sfidante ha il compito di fermare questo processo.

    Nostro compito, invece, è quello di riconoscere questo insieme di forze che vogliono contrastare la nostra evoluzione e trasformarle in forze alleate.

    Noi crediamo di essere Lui (Lo Sfidante), siamo identificati con Lui, ma noi non siamo Lui, siamo molto, molto più potenti.

    Quindi nostro compito è riconoscere cosa è Noi, o per meglio dire, Chi sono io e cosa, chi è Lui.

    Compito ovviamente non semplice che porta ad un cammino fatto anche di parecchia sofferenza, perché Lui, Lo Sfidante, farà di tutto per sopravvivere.

    Lo scopo dello Sfidante è quello di sfidarci, di metterci alla prova, di mettere alla prova le nostre capacità di procedere lungo il sentiero della consapevolezza.

    Molte tradizioni di ricerca interiore parlano dello Sfidante, anche se usano nominativi e spiegazioni leggermente diversi.

    Qui una tabella riassuntiva:

    1. Tradizione esoterica ebraica della Torah e della Qabbalah

    Parecchie descrizioni dello Sfidante, del suo scopo e delle sue armi.

    In generale, possiamo dire che lo Sfidante è considerato l’Avversario, un’entità energetica che ci sfida a raggiungere la Luce (nella Chiesa Cattolica prende il nome di Satana).

    L’avversario crea le forze che ci spingono al cambiamento.

    Crea degli ostacoli che, per assurdo, ci permettono di fare delle scelte e andare verso la Luce.

    2. Tradizione sciamanica tolteca del lignaggio di Don Miguel Ruiz

    Lo Sfidante prende il nome di Parassita.

    Il parassita è un sistema formato dal giudice, dalla vittima e dal sistema di credenze.

    Ecco spiegato come funziona il sistema.

    Dentro di noi ci sono 2 parti (create dalle mente):

    • c’è il giudice, che ha sempre qualcosa da ridire su tutto, quello che facciamo o non facciamo, le emozioni che proviamo, etc.
    • c’è la vittima, cioè la parte che si sente giudicata (dal giudice) e che pensa di dover essere punita per quello che ha fatto o non fatto o per le emozioni che prova o non prova.

    Queste 2 parti (giudice e vittima) sono rette, cioè stanno in piedi, grazie al nostro sistema di credenze.

    Un sistema che viene trasmesso da generazione in generazione e quindi si forma quando siamo piccoli e una volta installato è veramente difficile disinstallarlo.

    Il Parassita ruba energia, gioia e si alimenta con le emozioni negative derivanti dalla paura e dalla sofferenza.

    La nostra sofferenza è il suo cibo.

    3. Tradizione sciamanica tolteca del lignaggio di Don Juan Matus

    “Scopriremo che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita.

    Un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita e noi siamo suoi prigionieri”.

    Noi siamo il suo cibo.

    Lui ci installa i sistemi di credenze, la differenza tra bene e male etc.

    È il Predatore a creare i nostri vari problemi, perché così si nutre dell’energia che usiamo per superarli.

    Questo Predatore lo chiamavano anche “Il Volador” (quello che vola, perché si muove a balzi nell’aria).

    4. Eckhart Tolle (Uomo contemporaneo che ha avuto un’esperienza di risveglio improvvisa e totale)

    Lo Sfidante prende il nome di Corpo di Dolore.

    Il dolore accumulato nel nostro corpo è un campo di energia negativa che occupa il corpo e la mente.

    Se lo considerate un’entità invisibile a sé stante, vi avvicinate molto alla verità.

    Si tratta del corpo di dolore emozionale.

    State in guardia per scoprire eventuali segni di infelicità in voi, sotto qualunque forma: può essere il corpo di dolore che si risveglia.

    Può assumere la forma di irritazione, impazienza, malinconia, desiderio di offendere, collera, furore, depressione, necessità di avere qualche dramma nei rapporti personali, e così via.

    Il corpo di dolore vuole sopravvivere, al pari di ogni altra entità esistente, e può sopravvivere soltanto se vi induce a identificarvi inconsapevolmente con esso.

    Allora può impadronirsi di voi, diventare voi, e vivere attraverso voi.

    Deve alimentarsi tramite voi.

    Si nutrirà di ogni esperienza che entri in risonanza con il suo stesso tipo di energia, ogni cosa che crei ulteriore dolore sotto qualunque forma: collera, capacità distruttiva, odio, afflizione, dramma emozionale, violenza, perfino malattia.

    Il dolore può alimentarsi soltanto di dolore, e una volta che il corpo di dolore si è impadronito di voi, necessitate di altro dolore, e diventate vittime, o persecutori.

    La sua sopravvivenza dipende dalla nostra identificazione inconsapevole con esso, nonché dalla nostra paura inconsapevole di affrontare il dolore che vive in noi.”

    Tradizioni diverse, in contesti ambientali e storici diversi, riconoscono la presenza di questo Sfidante, dandogli nomi e caratteristiche un po’ diverse.

    Sfidante, Avversario, Parassita, Predatore (Il Volador) o Corpo di Dolore…

    …chiamalo come vuoi, ma si tratta sempre di un’entità energetica che vive e si alimenta alle spese di un’altra senza dare nessuna cosa in cambio.

    Questa entità energetica toglie energia e mantiene l’essere umano in uno stato di inconsapevolezza.

    Il primo passo verso la consapevolezza è riconoscere la presenza di questa entità energetica e il passo successivo è quello di smettere di alimentarla.

    In questo modo si indebolisce.

    La consapevolezza permette una profonda trasformazione della vita di ogni essere umano.

    Prima della consapevolezza, l’uomo è prigioniero della sua mente, dei suoi dialoghi interiori auto sabotanti.

    Con la consapevolezza, l’uomo è completamente libero.

    Libero di esprimere pienamente se stesso, quello che è nel profondo della sua Anima.

    Il risultato ultimo è la felicità.

    Sì, proprio così, una vita felice, in pace con se stessi e con gli altri.

    Nelle tradizioni di tutto il mondo, chi accetta la sfida con Lo Sfidante è chiamato Guerriero.

    Guerriero è chi si ribella all’invasione del Parassita.

    Don Miguel Ruiz

    Sei pronto ad accettare la sfida e trasformare la tua vita?

    Sei pronto a risvegliare il Guerriero che c’è in te?

    Il Guerriero della Luce?

    • Parte 1.4 – Phobos

    Per avviarci verso la via del Guerriero, è necessario conoscere le conseguenze dell’operato dello Sfidante sulle nostre vite.

    Sì, hai capito bene, la sua presenza influenza in modo decisivo la nostra vita.

    Quanto scrivo adesso, in parte l’abbiamo già visto anche prima, ora è un po’ più dettagliato.

    Conseguenze dell’operato dello sfidante nella nostra vita:

    • Dialogo interiore continuo, confuso e, ovviamente, negativo, depotenziante che crea ansia e preoccupazione anche se spesso senza nessuna ragione.
    • Giudizio negativo continuativo e costante verso tutto e tutti, ma, soprattutto, verso se stessi.
    • Fuga dal compiere azioni costruttive.
      Tendenza a rimandare le cose da fare in un ipotetico futuro, che non arriva mai (domani, lunedì, etc.).
    • Mantenere sempre le stesse abitudini e attaccamento emozionale ad esse.
    • Auto sabotaggio di ogni ispirazione che crea gioia ed entusiasmo con dubbi e paure irreali.
      Forte desiderio di fare qualcosa di bello o che piace, a cui poi si rinuncia per la presenza di pensieri disturbanti generati dal dialogo interiore negativo che fanno perdere l’ispirazione e l’entusiasmo e alimentano il giudizio (negativo). Si pensa e non si agisce.
    • Fuga dalla responsabilità personale.
      Non ci si prende mai la responsabilità di quanto accade nella propria vita e si dà la colpa all’esterno: “Perché lui…, perché lei…, la crisi…,”.
      È sempre colpa degli altri o delle situazioni.

    Nella nostra società occidentale, tutti, ma proprio tutti, viviamo con queste caratteristiche, di cui, ovviamente, non siamo consapevoli o lo siamo solo in parte.

    Quali sono le conseguenze?

    Prova a immaginare: potrai mai essere veramente felice se vivi facendo le cose indicate sopra?

    No, infatti la realtà in cui viviamo è fatta di paura, infelicità e tanta sofferenza.

    Come si fa ad accorgersi che si sta vivendo in questo modo?

    È veramente difficile accorgersene.

    Siamo talmente presi dalla nostra routine quotidiana che pensiamo sia l’unico modo possibile di vivere.

    Pensiamo che la paura e la sofferenza siano una condizione naturale.

    Anche perché, come si usa dire “siamo tutti sulla stessa barca”, nel senso che viviamo tutti nello stesso modo, con le stesse caratteristiche e gli stessi sistemi di auto sabotaggio.

    Sembra assurdo, ma è così.

    Perché lo accettiamo così passivamente?

    Semplice: perché non siamo a conoscenza di modelli alternativi.

    Non ci è stato mai detto che la vita può essere vissuta anche nell’amore, nella gioia e nel divertimento.

    Non abbiamo conosciuto persone che vivono così.

    E, quindi, mancandoci questa informazione, ci limitiamo ad accettare quello che ci è stato insegnato, dandolo per buono, pensando che sia l’unico modo possibile.

    Possiamo allargare i nostri orizzonti solo quando incontriamo qualcuno che vive in modo completamente diverso, che segue un altro metodo, un’altra via e che quindi non ha, non segue, quelle caratteristiche elencate sopra.

    Nel corso della storia ci sono state delle persone risvegliate (poche in realtà) che hanno tentato di condividere le loro scoperte e risvegliare così l’intera umanità.

    Purtroppo il loro messaggio è stato completamente distorto.

    Lo Sfidante che agisce attraverso la Mente di Superficie (filtrando la realtà reinterpretandola come vuole lui) alimenta il dialogo interiore e il giudizio.

    Si intromette per impedire di vedere le cose da un’altra prospettiva/angolazione: vivere seguendo un altro modello di vita che, in automatico, verrà giudicato o non possibile o non corretto o… qualsiasi altra cosa pur di non seguirlo.

    Come fare quindi per uscire da questo vortice negativo che sembra senza fine e che si autoalimenta e risvegliarsi così ad una nuova vita?
    1. Riconoscere gli effetti dello Sfidante su di sé (le caratteristiche elencate sopra).
    2. Riuscire a smettere di fare anche solo una di quelle caratteristiche.

    Basta cominciare da una per attivare un processo di risveglio e disattivare Lo Sfidante stesso.

    Facile? No, perché altrimenti la società non sarebbe messa così male.

    Lo Sfidante ha le sue armi, che usa per non essere smascherato.

    E con queste armi ci tiene sotto scacco.

    • Parte 1.5 – Deimos

    Per andare avanti è utile introdurre il concetto di Realtà.

    Sai cosa è la Realtà?

    Probabilmente pensi di saperlo, la Mente di Superficie pensa di saperlo ed è convinta di quello che pensa.

    Ma le cose non stanno proprio così.

    Dal vocabolario della lingua italiana, realtà:

    • tutto ciò che esiste
    • cosa vera, concreta; il complesso delle cose vere, concrete, materiali, in opposizione alle cose immateriali, intangibili
    • la qualità di essere reale, cioè di esistere effettivamente e di non essere soltanto apparente o immaginario o possibile.

    Dal film documentario Lo Sfidante:

    Ciò che può essere sperimentato in qualsiasi momento da chiunque e nello stesso modo, attraverso i 5 sensi è realtà.

    Tutto il resto non esiste.

    E se la Realtà fosse qualcosa di completamente diverso rispetto a quanto indicato nelle sue varie definizioni?

    E se queste definizioni di realtà fossero solo delle illusioni?

    Immagino che queste domande ti stiano già mandando un po’ in tilt 😵.

    E se ci fosse un’illusione collettiva creata per farci vivere costantemente in una prigione?

    Noi dovremmo essere in grado di interpretare la realtà usando la Mente Profonda, cioè quella parte della mente che usa le sensazioni.

    Infatti uno degli scopi della Mente Profonda è l’interpretazione della realtà attraverso un punto di vista fluido ed armonioso con l’energia che ha colpito il nostro campo di consapevolezza.

    Invece cosa succede?

    Succede che la Mente di Superficie si mette in mezzo…

    …e svolge un ruolo che non le appartiene, interpreta la realtà al posto della Mente Profonda.

    La Mente di Superficie è utile e dovrebbe svolgere il ruolo di aiutante della Mente Profonda, attraverso la scrittura, il calcolo e la matematica – che sono i modi in cui traduce intuizioni e pensieri provenienti da realtà superiori – in termini verbali e con piani, programmi e progetti ben definiti e precisi.

    Purtroppo, invece, la Mente di Superficie si sostituisce alla Mente Profonda prendendosi un ruolo che non è il suo.

    Interpreta la realtà al posto della Mente Profonda e la interpreta in base ai suoi filtri. La Mente di Superficie usa il suo strumento, il dialogo interiore condizionato per interpretare la realtà.

    Ti sei mai chiesto perché a volte anche nell’arco di pochi minuti cambi umore?

    Prima sei triste, poi felice, poi di nuovo triste e così via?

    È il risultato di un continuo dialogo interiore: tante voci nella testa che ti condizionano senza che sei nemmeno in grado di rendertene conto.

    Come possiamo difenderci dallo Sfidante che ha preso il controllo della nostra Mente di Superficie?

    L’arma a nostra disposizione è la consapevolezza.

    Contro la consapevolezza lo Sfidante non può fare niente.

    Ma è difficile per un essere umano arrivare alla consapevolezza, perché fin da piccoli lo Sfidante prende il controllo della Mente di Superficie e ci fa credere di essere quello che non siamo, cresciamo e crediamo di essere lui.

    Sì, hai capito bene: crediamo di essere lo Sfidante stesso.

    Ci identifichiamo con lui.

    Come è possibile quindi liberarsene, liberarsi di un qualcosa che crediamo essere addirittura noi stessi?

    Quindi, ricapitolando, l’interpretazione della realtà spetta alla Mente Profonda, con la collaborazione della Mente di Superficie.

    Ma la Mente di Superficie è sotto il controllo dello Sfidante.

    È diventata un suo strumento, uno strumento dello Sfidante stesso.

    Ma lo Sfidante usa anche un altro strumento per alimentarsi della nostra energia agendo proprio come un parassita.

    Questo strumento è l’automatismo tra dialogo interiore ed emozioni.

    Lo Sfidante ci spinge ad un dialogo interiore depotenziante, che porta ad avere emozioni negative che a loro volta ci tolgono energia e vitalità.

    Un circolo vizioso da cui sembra impossibile liberarsi.

    • Parte 1.6 – L’avversario ha il volto velato. Il tuo.

    In questo capitolo si parla di emozioni.

    L’emozione è una sensazione nel corpo, che noi percepiamo in risposta ad un evento che ha colpito il nostro campo di consapevolezza.

    Emozioni, queste sconosciute o quasi.

    Le conosciamo perché le proviamo.

    Ma hai mai riflettuto su come si creano?

    Un’emozione è la reazione del nostro organismo a due tipologie di stimoli:

    • Uno stimolo esterno, generato da eventi che si manifestano nell’ambiente circostante.
      E da quali informazioni siamo circondati se accendiamo la tv o leggiamo i giornali? Amore o paura?
      Lo stimolo che arriva dall’esterno, porta generalmente all’emozione della paura.
    • Uno stimolo interno, generato indovina un po’ da che cosa? Dal dialogo interiore.
      E, ti ricordi chi ha il controllo del dialogo interiore?
      La Mente di Superficie, che a sua volta è controllata dallo Sfidante.

    Com’è il dialogo interiore generato dallo Sfidante?

    Quasi sempre negativo e, quindi, anche questo ci porta a provare emozioni negative.

    Ecco così generata la Spirale di Depotenziamento, un circolo vizioso che si autoalimenta, fatto di emozioni negative che alimentano il dialogo interiore che a sua volta alimenta le emozioni negative.

    La Spirale di Depotenziamento è la principale arma a disposizione dello Sfidante per toglierci energia e vitalità e che gli permette di continuare ad autoalimentarsi.

    • Parte 1.7 – La Spirale di Depotenziamento

    Sei sicuro di essere completamente libero di agire?

    E che le tue azioni corrispondano esattamente a quello che tu desideri?

    Immagino la tua risposta: Sì, certo, ovvio che è così, decido io della mia vita.

    Ma ti ricordi quanto abbiamo detto precedentemente a proposito della Mente Profonda e della Mente di Superficie?

    Chi controlla la Mente di Superficie? Lo Sfidante.

    Ed è quindi lui a controllare ogni nostra singola azione.

    In poche parole siamo inconsapevoli vittime di tossicodipendenza emozionale.

    Le nostre abitudini sono sotto il controllo dello Sfidante.

    Si innesca così una spirale di depotenziamento: emozioni negative, dialogo interiore negativo, abitudini negative. E tutto si autoalimenta.

    Questo fino a quando glielo permettiamo.

    Per non permetterglielo dobbiamo allargare la nostra consapevolezza, la consapevolezza delle emozioni che ci spingono a compiere delle azioni.

    La consapevolezza ci aiuta a riconoscere la presenza dello Sfidante nelle nostre azioni (abitudini, pensieri, emozioni) e a neutralizzarlo, quindi a riprendere il controllo della Mente di Superficie e rimetterla al servizio della Mente Profonda.

    Quindi, per uscire da questa forma di tossicodipendenza è importante applicare il distacco, è importante l’osservazione attenta e consapevole ed è importante porsi delle domande:

    • è mio questo pensiero o no?
    • mi è utile questo pensiero o no? Mi fa stare bene?
    • se non mi è utile e non mi fa stare bene, con quale altro pensiero posso sostituirlo?

    Se non è mio, non mi è utile e non mi fa stare bene, probabilmente è dello Sfidante.

    Ecco allora che basta sostituirlo con un altro pensiero e così la spirale cambia verso, da depotenziante, diventa potenziante.

    Ci vuole pratica, allenamento, soprattutto all’inizio, ma è possibile cambiare il verso della spirale e trasformarla in una spirale di potenziamento, una spirale di Potere.

    Infatti, volere è potere, se lo vogliamo veramente possiamo riprenderci il controllo della nostra vita. A questo punto la scelta è solo nostra.
    • Parte 1.8 – Attacco, occultamento, sofferenza

    Lo Sfidante agisce sulla nostra consapevolezza in due modi diversi:

    1. l’attacco
    2. l’occultamento
    • L’attacco avviene attraverso la Spirale di Depotenziamento.

    In questo modo lo Sfidante genera un turbine di emozioni negative di cui si nutre.

    Queste emozioni sono veramente forti e potenti, sembra che non ne possiamo fare a meno, sembra che non possiamo vivere senza di loro.

    Si parla, come già detto, di tossicodipendenza emozionale.

    • L’occultamento è la fase passiva.

    Sembra che lo Sfidante arretri un attimo, ma noi rimaniamo comunque ad un basso livello energetico.

    Sovraccaricati da pensieri inutili e dannosi, senza senso, che producono emozioni negative, che derivano tutte da un’unica emozione, la paura.

    In questo modo la consapevolezza viene tenuta prigioniera e la nostra vita è gestita dallo Sfidante che ci tiene in scacco.

    Quali sono le conseguenze di una vita pienamente gestita dallo Sfidante?

    1. Non seguiamo le nostre aspirazioni.
      Sappiamo cosa ci piace e cosa ci rende felici, cosa ci fa stare bene, cosa ci fa sentire emozioni positive, ma non ascoltiamo questa vocina che arriva direttamente dal nostro cuore.
    2. Opponiamo resistenza ai cambiamenti.
      Il cambiamento fa parte della vita, è cosa giusta e naturale, come è naturale il passaggio delle stagioni.
      Il cambiamento ci permette di crescere ed evolvere ma per lo Sfidante rappresenta una minaccia e quindi lo ostacola.
    3. Diamo la responsabilità agli altri delle cose brutte che ci succedono nella vita.
      Quindi ci schieriamo e combattiamo contro qualcuno o qualcosa al di fuori di noi.
      Ma in realtà siamo sempre noi i responsabili, non c’è nessuno da combattere all’esterno.
    4. Siamo ansiosi e preoccupati di perdere quello che abbiamo.
      In realtà non possiamo perdere niente, è lo Sfidante che ce lo fa credere.
    5. Rimaniamo attaccati (a livello emotivo) a situazioni, abitudini, luoghi o persone che ci bloccano.
      Cose che ormai per noi dovrebbero essere superate le teniamo legate a noi, come se non potessimo vivere senza.
      Ma la realtà è ben diversa, infatti si tratta solo di attaccamento.
    6. Viviamo nelle illusioni della mente e siamo separati dal sentire vero e profondo del nostro cuore.
    7. La nostra realtà è creata dai nostri pensieri che a loro volta sono generati dallo Sfidante.
      Crediamo che la realtà sia reale (scusa il gioco di parole), invece è creata dalle nostre congetture, create a loro volta dai nostri pensieri.
      In base a come vediamo la realtà reagiamo, ma è tutta una manipolazione.
    8. La paura di soffrire ci fa allontanare sempre di più dagli altri perché abbiamo la sensazione di doverci difendere dai loro attacchi.
      Si creano gruppi noi contro loro, ma questa separazione è solo un’illusione.
      Loro sono esattamente come noi, sotto l’influenza dello Sfidante.

    In sintesi:

    Sintetizzando, quindi, possiamo dire che la conseguenza principale dell’azione costante dello Sfidante è una vita fatta di sofferenze.

    Viviamo così, con la nostra bella Spirale di Depotenziamento e pensiamo che non possiamo far altro che accettare quello che è, senza fare niente per cambiare.

    Lo Sfidante: Recensione del Film – Parte 2: La riconquista

    lo sfidante

    • Parte 2.1 – Entrare in azione

    Tutto quanto detto fino ad ora ci ha permesso di comprendere a livello razionale/mentale tante cose.

    Adesso abbiamo tante nuove informazioni, conosciamo lo Sfidante, come agisce, quali sono le conseguenze del suo operato.

    Ma questa nuova consapevolezza non sta ancora portando dei cambiamenti dentro di noi.

    Per arrivare ad una trasformazione profonda bisogna agire.

    Senza le azioni si rimane vittime dello Sfidante.

    Hai deciso cosa vuoi fare?

    Vuoi agire o rimanere immobile e permettere allo Sfidante di gestire te e la tua vita?

    Se hai deciso di agire, bene, sono felice per te.

    Continua pure a leggere l’articolo, da qui in poi ti spiegherò come fare per riprenderti il pieno potere della tua vita.

    Il percorso della riconquista, la riconquista della propria vita dalle grinfie dello Sfidante, è diviso in diverse tappe: comprensione, consapevolezza e liberazione.

    Arrivare alla liberazione non è semplice, inutile farsi illusioni.

    A volte sembrerà di essere arrivati.

    Si apriranno delle connessioni coi mondi sottili che ci faranno pensare di essere arrivati.

    Ma spesso non è così.

    È lo Sfidante che arretra un attimo.

    Ma poi ci fa ricadere nella Spirale del Depotenziamento.

    Bisogna fare attenzione a non cadere nelle sue trappole e comunque, se ci si cade, è bene vedere chiaramente di esserci ricascati.

    Il cambiamento è avvenuto solo quando riusciremo a vedere chiaramente ciò che è.

    Lo scopo del cammino è quello di liberare più energia possibile, energia che ci serve per riprenderci in mano la nostra vita.

    Energia che adesso è gestita dallo Sfidante per i suoi scopi.

    L’agire non deve essere finalizzato tanto a sconfiggere lo Sfidante in sé e per sé.

    Come se la lotta contro lo Sfidante fosse lo scopo della nostra vita.

    Non dobbiamo ragionare così.

    L’agire deve essere finalizzato a vivere una vita piena, felice, serena, facendo tutto ciò che ci piace e provando emozioni positive.

    Perché è questo quello che ognuno di noi si merita e ciò a cui lo Sfidante si oppone.

    Per raggiungere il nostro scopo (essere felici) e quindi sconfiggere (indirettamente) lo Sfidante, abbiamo diverse armi a nostra disposizione.

    Armi sì, ma che sono in realtà stati d’animo, sensazioni, cose che normalmente non facciamo, ma che se messe in atto lo Sfidante non è più in grado di contrastarne gli aspetti positivi.

    • Parte 2.2 – La prima arma

    La prima arma è anche la più importante.

    Se manca quella, cioè se non siamo in grado di usare bene quella, in automatico non possiamo usare nemmeno le altre.

    Sei curioso di conoscere quest’arma?

    La prima arma è la disciplina.

    Più precisamente: lo stato d’animo interiore della disciplina.

    Ci sono tante neuro associazioni legate a questa parola e pensiamo che sia qualcosa di faticoso, di impegnativo, tanti si tirano indietro solo a sentire nominare la parola.

    Nel nostro contesto, invece, la disciplina è solo un modo di essere e di agire fondato su 3 elementi di base.

    3 Elementi base della Disciplina:

    1.  Decidere consapevolmente le proprie azioni.
      Significa scegliere di fare una o più azioni che portino direttamente ad un grande obiettivo: il miglioramento della nostra vita.
      Bisogna fermarsi, decidere cosa può migliorare la nostra vita e agire di conseguenza.
      In una società caotica come la nostra le azioni non vengono scelte in maniera consapevole, ma sono il risultato di abitudini, abitudini a loro volta generate dallo Sfidante per mantenere il suo potere.
      Tra abitudine e azione disciplinata quello che fa la differenza è la consapevolezza.
      Quindi: un’azione senza consapevolezza è un’abitudine e gestita dallo Sfidante.
      Un’azione consapevole è disciplina.
      Un’abitudine toglie energia.
      Un’azione consapevole aumenta il livello di energia.
    2. Agire senza aspettative.
      Decido l’azione da fare e la faccio. Punto.
      Senza pensare al risultato, al profitto o alla perdita o all’eventuale giudizio di altre persone, positivo o negativo che sia.
      Pensa che bello! Agire e basta! Come va, va.
      Questo libera tantissima energia per fare altre cose meravigliose.
    3. Accogliere in serenità qualsiasi risultato.
      Noi siamo liberi di scegliere le azioni e di metterle in pratiche al fine di migliorare la nostra vita. Punto.
      I risultati che otteniamo non dipendono da noi, ma da qualcosa di più grande di noi, da Forze Superiori e possono essere anche completamente diversi rispetto a quello che ci aspettiamo.
      E quando arriveranno i risultati?
      Anche questo non è dato sapersi.
      L’unica cosa che conta è agire per migliorare la nostra vita.

    La Serenità annienta lo Sfidante!

    Il grande risultato che si ottiene mettendo in pratica la disciplina è la serenità e questa serenità, una volta raggiunta, non ce la toglie nessuno.

    Nello stesso tempo la serenità annienta lo Sfidante, perché da questo stato d’animo lui non ha più nessun potere, non è più lui a decidere per noi.

    I tre elementi base della disciplina e cioè:

    • decidere consapevolmente le proprie azioni,
    • agire senza aspettative,
    • accogliere con serenità qualsiasi risultato

    sono tutte cose che normalmente non facciamo.

    Anzi, a volte facciamo proprio il contrario:

    • decidiamo in modo inconsapevole le azioni da compiere,
    • agiamo con delle aspettative,
    • siamo delusi se le cose sono andate diversamente rispetto alle aspettative che ci siamo creati.

    La pratica della disciplina crea energia ed entusiasmo e se questo stato viene mantenuto costantemente nel tempo, viene radicato al punto tale da creare una vera e propria barriera che impedisce allo Sfidante di accedere alla nostra energia.

    • Parte 2.3 – Intensificazione

    Nel capitolo precedente abbiamo visto la tecnica/arma della disciplina per disattivare l’operato dello sfidante.

    Adesso vediamo altre due armi a nostra disposizione che hanno comunque lo stesso obiettivo: disattivare lo Sfidante per riprenderci il pieno controllo della nostra vita.

    1. La non espressione delle emozioni negative.

    In altre parole non trasformare le emozioni negative in azioni concrete che le esprimono.
    Prendiamo ad esempio la rabbia.
    Sei arrabbiato e avresti voglia di spaccare tutto o di picchiare qualcuno.
    Non farlo.

    Spaccare tutto o picchiare qualcuno sarebbe proprio un modo per esprimere in un’azione concreta un’emozione negativa che stai provando.
    E non va bene.
    Quando c’è un’emozione negativa l’unica cosa sensata da fare è accettarla per quello che è, essere consapevoli della sua presenza e non permetterle di prendere il controllo su di noi, facendo delle azioni di cui poi potremmo anche pentirci.
    Osservandola con accettazione e distacco prima o poi si alleggerisce, fino al punto di sparire del tutto.
    Farci reagire invece è il gioco che vuole lo Sfidante, è il suo obiettivo, per toglierci energia.
    Facile? No, come sempre.
    Anche in questo caso inutile farsi illusioni.

    Ci vuole pratica e attenzione.
    Siamo abituati a trasformare in azioni le emozioni negative e a non manifestare le emozioni positive.
    Invece adesso ci viene chiesto di fare più o meno l’opposto o quanto meno, tanto per iniziare, almeno di evitare di manifestare le emozioni negative.
    Anche se non dobbiamo cadere nell’errore di ignorare le emozioni negative.
    Non bisogna reagire, quello sì, ma se ci sono vanno ascoltate, accolte con distacco, fino a quando non hanno più potere su di noi e scompaiono.

    2. La riemersione della Mente Profonda.

    La Mente di Superficie crea molta confusione.
    Tanti pensieri sconnessi e disordinati, tante informazioni a volte difficili da gestire.
    Far riemergere la Mente Profonda significa, semplicemente, mantenere il distacco tra noi e i pensieri generati dalla Mente di Superficie.

    Significa avere la consapevolezza che quei pensieri non siamo noi, rimaniamo lì, in ascolto delle sensazioni che ci arrivano, osservando quei pensieri con distacco.
    Quando applicare questa tecnica?
    Sempre, se possibile.
    Osservare ogni cosa con il giusto distacco.
    Osservare le piante, i fiori e ogni oggetto ascoltando le sensazioni che arrivano dalla Mente Profonda.


    Questi due nuovi strumenti (non esprimere le emozioni negative e far riemergere la Mente Profonda) ci permettono di conquistare uno spazio nostro in cui lo Sfidante gradualmente perde il suo potere.

    E noi?

    Noi poco alla volta diventiamo gli unici creatori della nostra vita, ci riprendiamo tutto il nostro potere e l’energia necessaria per compiere azioni guidati dalla nostra Mente Profonda.

    • Parte 2.4 – Il pilastro finale

    Tutto quanto abbiamo visto fino ad ora (la disciplina, la non espressione delle emozioni negative e la riemersione della Mente Profonda) è di preparazione per esprimere una delle facoltà fondamentali dell’essere umano e cioè la facoltà del Silenzio Interiore.

    Una facoltà ricercata da tutte le tradizioni di ricerca interiore (scusa il gioco di parole, ma è proprio così) di tutto il mondo.

    Ci sono tanti modi e tecniche diverse per arrivare al Silenzio Interiore.

    Ognuno di noi, in ascolto profondo di se stesso, può trovare quella a lui più congeniale: varie tecniche di meditazione, varie tipologie di Yoga, danza, musica, etc.

    Il modo per arrivarci è diverso per ognuno, ma l’obiettivo è unico per tutti: arrivare a sviluppare questa grande facoltà del Silenzio Interiore.

    Nel Silenzio lo Sfidante perde il suo potere.

    Ogni suo tentativo di infiltrarsi per governare ancora la Mente di Superficie viene immediatamente riconosciuto e allontanato.

    L’uomo ha il pieno controllo e potere sulla sua vita.

    Col Silenzio ogni dialogo interiore viene immediatamente cancellato o trasformato in dialogo potenziante.

    Quindi si vive in uno stato di completa pace, in cui gradualmente possiamo innalzare il nostro livello di energia che rimane a noi, disponibile per aumentare ulteriormente la nostra consapevolezza.

    Come e quando praticare il Silenzio Interiore?

    Sempre.

    In ogni istante di vita possiamo praticare questa antica e altrettanto nuova disciplina.

    Rimanendo semplicemente in ascolto di quello che stiamo vivendo, di quello che proviamo in ogni situazione, momento per momento.

    È richiesta attenzione, costante vigilanza sui nostri pensieri, riconoscere l’eventuale interferenza dello Sfidante.

    Basta semplicemente cominciare, un passo alla volta e poi diventa un nuovo automatismo.

    Il Silenzio Interiore diventerà parte integrante della nostra vita.

    Grazie alla pratica del Silenzio Interiore è possibile trasformare lo Sfidante in alleato.

    Ma la scelta è sempre nostra e va fatta momento per momento.

    In ogni istante della nostra vita possiamo decidere cosa fare, quale strada intraprendere: rimanere sotto il controllo dello Sfidante o aprirci alla Vita, alla magia, al potere che ci aspetta di diritto in quanto esseri umani.

    Il potere di creare una vita meravigliosa in linea con i nostri doni/talenti e con le nostre aspirazioni più profonde.

    • Parte 2.5 – Accettare la sfida

    Le quattro armi a nostra disposizione (1. disciplina, 2. non espressione delle emozioni negative, 3. riemersione della Mente Profonda, 4. Silenzio Interiore) possono essere considerate i quattro punti della Piramide della Riconquista, i quattro punti alla base della Piramide stessa.

    Quanto tempo ci vuole per costruire l’intera Piramide?

    Difficile saperlo.

    Le quattro armi agiscono dentro di noi, adesso che ne abbiamo la consapevolezza, ma ci saranno ancora dei momenti di arresto e forse anche di arretramento.

    Inutile pensare che il percorso sia semplice e in discesa, perché non è così.

    Nel corso della vita abbiamo ereditato credenze, programmi e informazioni depotenzianti su di noi, sul nostro potere e sul nostro potenziale.

    Ci vuole tempo per liberarsene, quanto non si sa, l’importante è continuare a crederci, continuare a lavorare su di sé nell’edificazione della Piramide e, quando meno ce lo aspettiamo, avremo raggiunto il nostro obiettivo.

    La nostra Piramide sarà lì, ben edificata e riconosceremo subito la presenza dello Sfidante, lo guarderemo con distacco e lui, a questo punto, non avrà più nessun potere su di noi.

    Distaccati dallo Sfidante, siamo semplicemente noi stessi, liberi e felici.

    Liberi di esprimere il nostro innato potenziale.

    Liberi di costruirci la vita che desideriamo.

    Questa è la sfida e sta a te decidere se accettarla o meno😉.

    Puoi cambiare completamente la tua vita, scalare la Piramide della Riconquista, arrivare in cima e vivere la vita che hai sempre sognato o che da ora in poi puoi sognare: una vita ricca, felice, fatta di relazioni sane, di salute, abbondanza e prosperità.

    Oppure?

    Oppure lasciare tutto esattamente così com’è.

    Sei di fronte ad un bivio e solo tu puoi decidere la direzione da intraprendere.

    Lo Sfidante: Recensione del Film – Sintesi riassuntiva

    Abbiamo a nostra completa disposizione uno strumento molto potente, la nostra mente.

    Purtroppo non c’è stato insegnato come utilizzarla per accedere al nostro completo potenziale e vivere una vita piena e felice.

    La mente a sua volta si divide in:

    1. Mente Profonda
    2. Mente di Superficie

    ognuna con sua specifiche caratteristiche.

    La Mente di Superficie è sotto il controllo dello Sfidante.

    Lo Sfidante è conosciuto in molte tradizioni di Ricerca Interiore e nelle varie tradizioni prende anche nomi diversi: Avversario, Parassita, Volador, Corpo di Dolore.

    Comunque, in ogni tradizione è un’entità energetica che vive e si alimenta alle spese di un’altra senza dare nessuna cosa in cambio.

    Sta a noi decidere se accettare o meno la sfida.

    La sfida verso la consapevolezza e intraprendere così la via del Guerriero.

    L’operato dello Sfidante influenza negativamente la nostra vita, sotto diversi aspetti.

    Accettiamo passivamente di vivere in questo stato anche perché, chi più chi meno, siamo tutti sulla stessa barca.

    Poche sono le persone che sono riuscite o riescono ad uscire da questo schema.

    Così come poche sono state le persone risvegliate che hanno tentato di salvare l’umanità e, per di più, il loro messaggio è stato frainteso.

    Lo Sfidante agisce indisturbato, sfruttando tutte le armi a sua disposizione.

    Purtroppo, una delle sue armi, è la nostra Mente di Superficie di cui lo Sfidante si è preso possesso e che continua ad alimentare con dialoghi interiori depotenzianti.

    Il dialogo interiore depotenziante porta a sentire/provare emozioni negative, che a loro volta generano azioni/abitudini negative, alimentando così la spirale di depotenziamento.

    Come possiamo uscire da questa spirale di depotenziamento?

    Con la consapevolezza.

    Grazie alla consapevolezza riusciamo a riconoscere la presenza dello Sfidante nelle nostre azioni e quindi a indirizzarci verso la riconquista, la riconquista del nostro potere personale.

    Riprendersi il potere personale richiede di agire.

    Agire non tanto con lo scopo di sconfiggere lo Sfidante, ma più che altro con lo scopo di vivere una vita piena e felice.

    Anche noi abbiamo a disposizione delle armi per riprendere il potere della nostra vita.

    Queste armi sono 4 e costituiscono le 4 basi della piramide della riconquista:

    1. La prima arma è la disciplina:
      – decidere in modo consapevole le proprie azioni
      – compiere le azioni senza avere aspettative sui risultati
      – accogliere serenamente qualsiasi risultato.
    2. La seconda arma è la non espressione delle emozioni negative, cioè evitare di trasformare le emozioni negative in azioni concrete che le esprimono.
    3. La terza arma è la riemersione della Mente Profonda, cioè osservare i pensieri generati dalla Mente di Superficie con distacco.
    4. La quarta e ultima arma, il pilastro finale della piramide, è la facoltà del Silenzio Interiore.
      Nel Silenzio lo Sfidante perde completamente il suo potere e da avversario si trasforma in alleato.

    Lo Sfidante: Recensione del Film Documentario e Libro di Giulio Achilli – Articolo di Raffaella Menolfi

    PS
    I tuoi commenti sono veramente importanti per Ricchezza Vera: ci consentono di capire quante persone leggono e apprezzano questi articoli… e di conseguenza capiamo se questi argomenti ti interessano e devo andare in questa direzione, oppure se devo cambiare rotta.

    Quindi… Se ti è piaciuto “Lo Sfidante – Recensione del Film”, se hai domande, dubbi o altro da condividere, lascia il tuo sempre gradito commento qui in basso. Grazie! 😁

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    Non Dualità: cos’è? (con affermazioni per la disidentificazione)

    non dualitàCos’è la Non Dualità? (con affermazioni per la meditazione) – Articolo di Annarita Tortorella

    Spesso pensiamo a noi stessi come soggetti che interagiscono in un mondo oggettuale.

    Questa è pura illusione.

    Attraverso la non dualità entriamo in contatto con la non separazione dal tutto, semplicemente raccogliendoci in quello che definiamo centro.

    Solo unità, senza interruzione.

    Leggendo queste poche righe già la tua mente si sta chiedendo come sia possibile

    bene!

    È l’inizio della sua distruzione per cui fa resistenza.

    Per sopravvivere, la mente razionale crea un gioco tra dentro e fuori, ovvero per mantenere la sua esistenza, crea un altro da sé.

    All’inizio, al fine di accedere al tuo nulla è necessario aumentare il potere del focus, ovvero è richiesto il vedere, l’osservare.

    Successivamente basterà il sentire.

    Il riconoscere questo potrà portare una confusione che in realtà è fondamentale per diminuire il potere stesso della mente.

    Riconoscere che tutta la tua realtà creata così com’è finora è frutto di un tuo bisogno, potrà causare:

    • rabbia, se sei vittima delle circostanze,
    • senso di nausea, se sei un maniaco del controllo,
    • disperazione, se non credi in ciò che sei.

    Questa è la via stretta che ti porterà al risveglio.

    Non esiste un’illuminazione improvvisa o graduale, ognuno avrà il suo modo.
    Tweetta!

    L’unica certezza è che è un cammino assolutamente incerto poiché basato sul perdere il contatto con le fetide proiezioni del mondo fatte finora.

    Cos’è la Non Dualità? (con affermazioni per la disidentificazione)

    Nella maggior parte dei casi, noi esseri umani siamo identificati con la mente che racconta una bellissima o una pessima storia su di te.

    ✅ Inizialmente potrai sapere a che punto sei semplicemente meditando tre delle principali affermazioni nella non-dualità che sono:

    • Questo è tutto, This is it. Qualsiasi cosa sorga dalla presenza, è tutto;
    • Questo è niente che diventa tutto, e con ciò terminano i vari pensieri nevrotici che ti parlano di come stai;
    • Questo è abbastanza; e qui la mente nevrotica si opporrà all’infinito, poiché tutto non è mai abbastanza, accentuando così il velo della separazione. La noia e la depressione subentrano come da manuale poiché tutto perde di eccitazione.

    Forse quest’ultimo è il punto in cui diviene più difficile uscire dalla cosiddetta Matrix.

    Ma se questo punto si supera, accettando le sue deliziose conseguenze, il mondo emerge in te.

    Ora, se vi sembra difficile solo leggere queste tre semplici affermazioni, vi do un semplice trucco per liberare la presa della mente su ciò che è: Amore Incondizionato. 💗💗💗

    Queste due bellissime parole rompono il gioco poiché la mente comprende solo la condizionalità.

    Prova ad entrare in contatto con questo sentimento meraviglioso che spezza le catene.

    Cos’è la Non Dualità? (con affermazioni per la meditazione) – articolo di Annarita Tortorella

    APPROFONDIMENTO: la Non Dualismo su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Non-dualismo

    PS
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